Ad oggi è inevitabile, per chi ha iniziato a fare animazione turistica, fare un confronto con quello che ad oggi sembra essere un lavoro completamente cambiato, rispetto a quello che era anni fa.
L’animazione nasceva a metà del ‘900, con il puro intento di fare divertire ed intrattenere le persone che villeggiavano e oggi, dopo tanti mutamenti,
anche grazie al perfezionamento del sistema lavorativo, è diventato un mestiere con regole molto più rigide ma fortunatamente più tutelato.
Questo si è tradotto negli anni in qualcosa che ha, da un lato, iniziato a tutelare la figura dell’animatore turistico, dato che inizialmente non si veniva nemmeno pagati (gli animatori venivano retribuiti con la gratuità del soggiorno).
Ma questa tendenza del pensare “sei in vacanza, ringrazia che non ti faccio pagare”, purtroppo è continuata ancora al giorno d’oggi, in barba a tutte le regole scritte che dovrebbero tutelare i lavoratori, con orari normali e retribuzioni proporzionate.
Oddio, le retribuzioni proporzionate, nel settore dell’animazione turistica, non ci sono mai state, ma c’è ancora qualche datore di lavoro senza scrupoli che ci marcia sopra.
Date le premesse, comunque, il problema principale si trova in un altro discorso :
a causa di questi trattamenti è stato un naturale risultato il fatto di non riuscire più a trovare lavoratori che facessero questo mestiere
considerandolo tale.
Quelli che oggi continuano a fare animazione per qualche anno oltre il primo, spesso, sono solo dei ragazzini
che si lasciano ammaliare dalla carriera “facile”, dato che dopo due o tre stagioni vengono fatti capi animazione.
Questo è dovuto al fatto che le agenzie non riescono più a tenere degli animatori per il tempo veramente necessario per formare un responsabile
degno di questo nome, e quindi tendono a “premiare” degli ignari diciannovenni accollandogli la patata bollente per 1000 euro al mese o poco più.
Il risultato che ben presto si vedrà (e che già si inizia a vedere) è quello di avere staff d’animazione e programmi gestiti in maniera approssimativa e senza alcuna logica,
tornando paradossalmente indietro nel tempo, propinando ai poveri vacanzieri un’animazione anni ’70, priva di spessore e povera di novità.
Ad oggi si sentono capi animazione (che a ripensarci è veramente un parolone) che tentano di “rinnovare” l’animazione con idee balorde e fuori ogni logica :
“Perchè dobbiamo organizzare il torneo? Gli ospiti non possono prendere il pallone e giocare tra di loro?”
Questo è un esempio di un capo animazione che non ha nel suo bagaglio di esperienza nemmeno le BASI dell’animazione turistica,
non considerando gli animatori come collante ed elemento aggregativo per la clientela. Che poi…perchè?
Troppo impegno mentale per riuscire ad organizzarsi con il numero di animatori a disposizione per coprire tutte le attività?
Un capo animazione non è solo la “star” che deve farsi vedere a tutti i costi dagli ospiti tanto per strappare un applauso o (peggio) una recensione su TripAdvisor.
Alle origini di tutto il suo lavoro ci dovrebbe essere la competenza :
la conoscenza degli inventari, i fondamenti della comunicazione, il concetto di equità, l’onestà, la correttezza, la conoscenza almeno basilare
degli elementi di animazione giornaliera e spettacolo serale.
Ad oggi, vedo regie di spettacoli che non hanno letteralmente senso, nessun ordine intelligente nell’ordinare i numeri.
Una confusione totale che fa letteralmente sanguinare gli occhi (e anche le orecchie) di chi ha conosciuto l’animazione “fatta per bene”.
Purtroppo non c’è medicina che possa salvare l’animazione turistica da un’inevitabile sfacelo, dato che ormai, quello che “conta” sono le recensioni
su TripAdvisor, che, se hai abbastanza faccia da culo, nascondono tutte le chiarissime carenze di un intrattenimento che è destinato a morire tragicamente.
Chi di animazione ne capisce purtroppo verrà preso per pazzo ed emarginato, dato che quello che condiziona le masse conta di più di quello che si
vede con i propri occhi.
Per fortuna i capi animazione improvvisati hanno poche possibilità di emergere davvero e resteranno sempre vincolati alle necessità del Dio Denaro, condizionato a sua volta dagli esiti delle recensioni.